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Xinjiang, tutta un'altra Cina!


Durante le vacanze per la festa del lavoro 2017 ho avuto la fortuna di visitare lo Xinjiang, remota regione Cinese sul confine occidentale.

Era molto tempo che la volevo visitare e nonostante i pochi giorni a disposizione sono partito destinazione Urumuqi.

Per arrivare ho preso un volo da Shanghai, il volo e' abbastanza lungo, circa 5 ore.

A Urumuqi non ho visitato nulla, la mattina seguente al mio arrivo ho preso il treno per Turpan.

Giorno 1:

Ho scelto il primo treno della mattina ad alta velocita' (verso le 8) sul treno non c'era nessuno.

Tenete presente che anche se l'ora ufficiale e' quella di Pechino, in realta' la vita si svolge segueno un orario posticipato di 2 ore. Tutti gli uffici aprono alle 10:00 (Beijing time). E' normale che spesso si crei un po' di confusione con l'orario.

Di positivo e' che le giornate sono molto lunghe.

A Turpan ho visitato le rovine dell'antica Jiahoe, i monti Fiammeggianti e una serie di piccoli villaggi lungo il percorso. A Maggio il clima e' molto favorevole, il caldo e' pienamente sopportabile e non c'e' umidita'.

E' necessario avere sempre il passaporto con se', lo Xinjiang e' una zona militarizzata, ci sono molti posti di blocco e anche per entrare in hotel e' necessario passare un controllo di sicurezza.

Jiaohe mi ha colpito molto, le rovine di questa antica citta' buddista sopra ad un altopiano sono davvero affascinanti.

Per arrivare a Jiahoe abbiamo attraversato i monti fiammeggianti, la Death valley Cinese, zona ricca di Canyon assolutamente da visitare.

Da evitare la valle del vino, creata apposta per il turismo di massa.

Per spostarmi ho usato un autista davvero molto gentile.

La sera sono tornato a Urumuqi.

Day 2

Sono partito sempre la mattina presto in aereo con destinazione Kasghar, qui ho incontrato Tahir, anche lui molto gentile, che mi ha portato sulla Karakorum Highway fino al Karakul lake.

La strada e' molto lunga ma i paesaggi mozzafiato che s'incontrano fanno passare il tempo in fretta.

Il lago, a dire la verita', non e' nulla di straordinario, ma come detto il percorso vale la pena farlo.

Sul lago si puo' sostare in una yurta, i locali offrono Te', cibo e qualche souvenir. I servizi igienici sono spartani o assenti.

Da tenere presente che per arrivare al lago e' necessario superare un posto di blocco e quindi e' necessario il passaporto. Per i viaggiatori Cinesi e' necessario ottenere il permesso delle autorita'.

Day 3

Visita a Kasghar.

Come prima cosa mi sono recato al mercato Domenicale degli animali (ho organizzato il viaggio per essere a Kasghar proprio di Domenica), assolutamente imperdibile.

Il mercato e’ fuori dal centro, e’ necessario quindi un trasporto.

Dopo il mercato abbiamo visitato la citta’ antica, la Moschea principale e un mastro vasaio.

La sera abbiamo cenato nel mercato notturno in centro a Kasghar.

Day 4

Ritorno a Shanghai

Purtroppo non sono riuscito a visitare molti posti che mi ero ripromesso di vedere, tornero’ sicuramente. Lo Xinjiang e’ un crocevia di popoli, sono numerose le diverse Etnie presenti, gli abitanti sono gentili e cortesi.

Oltre alle bellezze, ho apprezzato molto anche il cibo, la carne (Kebab o arrosticini) sono di ottima qualita’, ovunque si puo’ trovare uva passa e frutta secca.

Per ogni altra informazione scrivetemi (apietrobon@venetidicina.org)

Trovate molte foto a questo link: http://www.andreapietrobon.net/copia-di-xinjiang

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